Cameraria ohridella

La Cameraria ohridella è un lepidottero minatore fogliare segnalato per la prima volta nel 1985 in Macedonia; si è poi diffusa in Europa causando danni importanti. In Ticino il fitofago è presente in tutte le regioni.

 

Nel nostro cantone il minatore dovrebbe svolgere 3 forse anche 4 generazioni all'anno, svernando

come crisalide (Fig. 5) all'interno delle gallerie nelle foglie cadute sul terreno. Lo sviluppo

dell'insetto avviene a scapito delle foglie, sulle quali sono ben visibili i sintomi dell'infestazione

Le femmine  depongono le uova sulla pagina superiore delle foglie; dalle uova sgusciano le larve  che scavano le mine che si espandono e in casi di forte attacco possono confluire tra loro.

Le foglie colpite disseccano e cadono prematuramente.

Attacchi di

 

Cameraria ohridella

ripetuti negli anni riducono lo sviluppo vegetativo delle piante e ne

compromettono il ciclo biologico. Sovente si può verificare una seconda fioritura degli ippocastani

alla fine dell'estate.

Agli attacchi del minatore si aggiungono anche quelli dovuti ad una malattia crittogamica

denominata

 

Guignardia aesculi

(antracnosi dell'ippocastano) che si manifesta con sempre

maggiore frequenza e virulenza provocando forti defogliazioni.

Le strategie di lotta prevedono:

entro la fine dell'inverno raccogliere e distruggere le foglie cadute a terra entro le quali

svernano le crisalidi del lepidottero. Questo intervento può contribuire a limitare le prossime infestazioni.

la lotta chimica sulla chioma dovrebbe avvenire in modo molto limitato e solo in casi particolari

in modo da permettere ai parassitoidi del lepidottero di insediarsi anche nei nostri territori e

favorire un suo controllo biologico. Nel 2005 è stato omologato il prodotto biologico NeemAzal-

T/S a base di azadiractina. Il trattamento va effettuato a inizio maggio e va ripetuto dopo 14

giorni; se necessario si dovrà ripetere durante l’estate.

i parassitoidi sono per il momento ancora pochi. Per il futuro si può ipotizzare un graduale

aumento di questi antagonisti naturali che potrebbero rappresentare un metodo di

contenimento del parassita.

Sensibilità varietali:

Molto sensibili:

 

Aesculus hippocastanum

a fiori bianchi

Poco sensibili:

 

Aesculus turbinata

Aesculus carnea

 

e Aesculus pavia

a fiori rosa-rossi

Aesculus hippocastanum

 

innestato su

Aesculus turbinata

Resistenti: Specie americane di

 

Aesculus: per es.

Aesculus glabra

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Commenti: 2
  • #1

    Elena (mercoledì, 07 aprile 2010 21:06)

    Ciao, ho alcune piante di ippocastano che da anni sono soggette alla cameraria, mi consigliano trattamenti in endoterapia, in cosa consistono? grazie!

  • #2

    Gherardo Biolla (giovedì, 15 luglio 2010 23:00)

    Ciao Elena, dai un occhiata quì:
    http://www.verticalworks.net/arboricoltura/trattamenti/
    Contattami senza problemi per altre informazioni.
    Gherardo