Suscettibilità e resistenza dell'ospite

di Gherardo Biolla

 

Di fronte ad una malattia, l'ospite può manifestare tutta una serie di comportamenti che vanno dalla suscettibilità alla resistenza.

La suscettibilità è la caratteristica dell'ospite di contrarre con facilità la malattia senza potersi efficacemente opporre ad essa e deriva sia dalla sua costituzione genotipica, che da fattori non geneticied esterni.

E' evidente che la peggiore situazione in cui possa trovarsi l'ospite è quella di assommare in se predisposizione e recettività.

Questultima viene modificata dalle seguenti circostanze:

- fase di sviluppo: nel suo ciclo biologico la pianta può presentare diversi livelli di suscettibilità connessi con l'età e quindi con caratteristiche fisiche e chimiche dei tessuti.

 

- nutrizione minerale: i singoli elementi nutritivi hanno effetti diversi sulla suscettibilità, l'azoto in genere l'aumenta, il fosforo ed il potassio migliorano invece la possibilità di resistenza. E' quindi importante che la concimazione minerale sia equilibrata e apporti, in caso di carenza, anche i microelementi.

 

- disponibilità idrica: il contenuto in acqua dei tessuti può aumentare la suscettibilità a certe malattie, ridurla nei confronti di altre.

 

- ambiente pedologico: oltre che per la dotazione minerale ed idrica, il terreno può influire sulla recettività per altre sue caratteristiche quali, il PH, la struttura e la tessitura.

 

- ambiente climatico: temperatura, umidità e luce, influenzano sulla fisiologia della pianta, avranno ovviamente riflessi anche sulla sua suscettibilità e questi saranno tanto maggiori quanto più ci si scosta dalla situazione ottimale.

 

- presenza di altre malattie o situazioni avverse: la presenza di altre malattie, sia parassitarie che non, debilita la pianta riducendone le capacità di difesa e costituisce addirittura, per un gruppo di patogeni caratterizzati da scarsa virulenza, la premessa necessaria perchè essi possano aggradirla.

 

La resistenza è invece la capacità della pianta di opporsi al verificarsi della malattia ed è basata su sue caratteristiche biologiche, fisiche e chimiche. La capacità della pianta di sfuggire od opporsi alle malattie parassitarie prende anche il nome di refrattarietà.

La possibilità di ostacolare la postpenetrazione si definisce immunità o difesa. La difesa che interessa la fase di postpenetrazione, può consistere nell'impedire la diffusione del patogeno nei tessuti circoscrivendolo o uccidendolo.

E' evidente che la resistenza delle piante è un fattore estremamente importante che si cerca di migliorare. Ciò è possibile riducendo al minimo l'influenza di tutti quei fattori che possono determinare suscettibilità indotta ed in particolare ottimizzando la nutrizione minerale e la disponibilità idrica. molto di più si può ottenere con il miglioramento genetico della resistenza che può essere attuato preferibilmente con la selezione e l'incrocio.

 

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