La strategia delle piante

Il botanico inglese Grime, attraverso dettagliati e moderni studi comparati sulla biologia e l'ecologia delle piante, ha riconosciuto l'esistenza di tre fondamentali strategie: i competitori, gli stress-tolleranti e i ruderali.

 I primi, indicati con la lettera C, si caratterizzano per impegnare il grosso delle loro energie vitali in uno sviluppo teso alla competizione; sono pertanto piante che vivono in habitat "affollati" e caratterizzano la vegetazione forestale, come quella degli ambienti degradati. Si riconoscono per essere sempre perenni, a crescita mediamente voluminosa e invadente, con elevata capacità di riproduzione vegetativa e un rapido ricambio fogliare; inoltre non hanno un'elevata produzione di semi. Anche gli stress-tolleranti (S), così chiamati perché vivono in condizioni di stress nutritivo, cioè su substrati poverissimi come la roccia, l'argilla, la sabbia, la torba, producono pochi semi per pianta; ma, all'opposto, sono piante perenni molto contenute, tutt'altro che invadenti, hanno una crescita lentissima e ritmata, mettono un notevole impegno nella fioritura e il ricambio fogliare è ugualmente molto lento. Infine, i ruderali (R), il cui nome fa riferimento agli ambienti aperti e degradati, non ancora soggetti a competizione, sono pianticelle annuali a ciclo breve, che investono tutto il loro impegno metabolico nella produzione di semi, il più delle volte ottenuti attraverso l'autoimpollinazione. Semi, quindi, di cattiva qualità genetica, ma assai numerosi e adatti a diffondere massivamente la pianta prima dell'insediamento dei competitori; semi capaci di germinare in modo estremamente scaglionato, formando nel terreno banche-semi che possono durare decine di anni. Naturalmente, tra queste tre strategie di punta la maggior parte delle specie si pone in una posizione intermedia, con caratteri ora più spostati verso C, ora verso S, ora verso R. Gli alberi sono fondamentalmente competitori, tuttavia quelli come l'alloro, il tasso e l'agrifoglio denotano una notevole componente S, quando l'ailanto e la robinia sono nettamente C.

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